Ho votato contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini nonostante l’atteggiamento di Salvini Matteo.

In ballo non c’era la persona, ma la funzione che la persona ricopre. In ballo c’era il diritto di un vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno di interpretare, con l’evidente consenso del premier e degli altri membri del governo, il “preminente interesse pubblico” secondo la propria (ovviamente discutibile) sensibilità politica senza per questo finire sotto processo.

Ho difeso il primato della Politica in una Repubblica in cui, come oggi accade su prescrizione e caso Gregoretti, la politica vacilla sempre e solo per questioni giudiziarie. L’ho fatto per ribadire l’importanza della separazione dei poteri. L’ho fatto nonostante l’imbarazzante e contraddittoria richiesta di essere processato avanzata nei giorni scorsi dallo stesso Salvini per ragioni meramente elettorali e ribadita oggi nell’Aula del Senato. Una bestemmia. Il chiaro segno che il capo leghista si muove ispirato solo da interessi momentanei e non da principi generali. Il chiaro segno che Salvini manca di senso dello Stato, che pensa a se stesso anziché alla funzione che ricopre e alle prerogative che quella funzione presuppone.

Perciò, nonostante l’atteggiamento di Salvini Matteo, ho votato contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini.

Comments on Post(1)
  • Giovanni Ventre
    • 12 Febbraio, 2020 at 16:32 pm
    • Reply

    Salve mi chiamo Giovanni non sono un fan Salvini per se voterei per no perché in ex ministro dell interno non ha fatto niente di male , Anzi cerco di proteggere confini dell ‘Italia..

Lascia un commento