negozi chiusi

Molti negozi rimangono chiusi per l’emergenza Coronavirus, i gestori sono in difficoltà per i mancati introiti e faticano quindi a pagare gli affitti. Così anche i proprietari dei locali non ricevono i relativi canoni, ma devono comunque pagare le tasse.

In questo momento di emergenza sanitaria ed estrema difficoltà è opportuno che il governo non trascuri le negative implicazioni economiche generate dal brusco arresto del Paese. Ci sono stati momenti di grande confusione e in questi casi, sovente, capita che l’attenzione dell’opinione pubblica si concentri su coloro che alzano la voce, che riescono ad ottenere dall’esecutivo qualche vantaggio per la categoria rappresentata.

Per questo vorrei porre l’attenzione, in queste poche righe, sui cittadini proprietari di locali commerciali che, come gli altri, hanno urgente necessità di sostegno. I conduttori hanno cominciato a non versare più i canoni di locazione.

Sarebbe dunque giusto che i proprietari dei locali che ospitano i negozi non fossero tenuti a pagare Irpef o Ires sui canoni non percepiti.

Sarebbe inoltre auspicabile l’introduzione di una disposizione che sollevi detti proprietari dal pagamento dell’Imu, specie se non riceveranno dallo Stato il rimborso dei canoni non pagati. Sembra assurdo, ma allo stato attuale sarebbero costretti a versare tutto quanto dovuto per queste imposte.

Il ministro Gualtieri ha ipotizzato quest’oggi un intervento in tal senso. L’appello è rivolto al governo e al Parlamento affinché adottino misure equilibrate a tutela delle necessità dei cittadini tutti.

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