regioni autonomia

A partire dalla Lega, questa mattina in Senato tutti hanno lamentato l’assenza di un “protocollo unico europeo” sul Coronavirus. Giusto, giustissimo. Cataclismi ed epidemie non conoscono confini.

Balza agli occhi, però, una contraddizione. Buona parte di coloro che oggi invocano una regia europea ieri difendevano le prerogative dei governatori in materia di Sanità rispetto al ruolo dello Stato centrale. E l’altro ieri acclamavano la legge sull’Autonomia differenziata, nonostante prevedesse la trasformazione della Protezione civile da organismo nazionale (come è ovvio che sia) ad organismo regionale.

Anche alla luce degli ultimi fatti e, possibilmente, al netto della propaganda, una riflessione comune sui limiti del regionalismo sarebbe quantomai opportuna.

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